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Di seguito è possibile trovare la procedura richiesta dall'ambasciata o dal consolato spagnolo nei paesi NON UE per richiedere un VISTO DI RESIDENZA NON LUCRATIVO: (è possibile richiederlo personalmente o tramite un rappresentante)

-1.- Passaporto o titolo di viaggio, riconosciuto valido in Spagna, valido per almeno un anno.

- 2.- Certificato di casellario giudiziario o documento equivalente, in caso di maggiore età, rilasciato dalle autorità del Paese di origine o del Paese o dei Paesi in cui hai risieduto negli ultimi cinque anni.

- 3.- Documentazione attestante la disponibilità dei mezzi finanziari per il periodo richiesto. Detti mezzi economici devono essere sufficienti a coprire le spese di soggiorno e ritorno e, se del caso, quelle dei loro parenti, secondo i seguenti importi:

Per la sua manutenzione mensile il 400% di IPREM, che in 2021 ammonta a 564.90 euro, con conseguente EUR 2,259,6 al mese.

Per il supporto di ciascuno dei loro parenti, il 100% dell'IPREM che quest'anno 2021 ammonta a 564,9 euro.

Può essere accreditato con qualsiasi mezzo di prova, incluso il contributo di titoli di proprietà, assegni certificati o carte di credito accompagnati da una certificazione bancaria che accredita l'importo disponibile come credito sulla carta.

Fornisci certificati bancari del saldo medio nei tuoi conti negli ultimi 6 mesi.

Se i media provengono da azioni o partecipazioni in società spagnole, miste o straniere, con sede in Spagna, saranno accreditati certificando loro che il richiedente non svolge alcuna attività lavorativa, accompagnando una dichiarazione giurata al riguardo.

-4.- Prova della sistemazione in Spagna (normalmente un atto di proprietà pubblica e semplice nota di proprietà R. aggiornata).

- 5.- Documentazione attestante la disponibilità di assicurazioni sanitarie pubbliche o private concordate con un ente assicurativo autorizzato ad operare in Spagna.

- 6.- Certificato medico.

- 7.- Tasso di cassa; Non viene restituito anche se negato.

- 8.- Periodo per la risoluzione del visto di 7 giorni, secondo quanto ho scoperto, ma sembra poco.

Nota importante: quando vengono forniti documenti provenienti da altri paesi, devono essere tradotti in spagnolo o lingua ufficiale del territorio in cui viene presentata la domanda.

D'altro canto, qualsiasi documento pubblico straniero deve essere preventivamente legalizzato dall'Ufficio consolare spagnolo con giurisdizione nel paese in cui tale documento è stato rilasciato e dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione, tranne nel caso in cui tale documento lo abbia è stato apostillato dall'autorità competente del paese emittente secondo la Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 e salvo che tale documento sia esente da legalizzazione ai sensi della Convenzione internazionale.

Nel caso in cui il Paese di origine non abbia firmato l'Aja, qualsiasi documento che verrà presentato al Consolato o all'Ambasciata deve essere precedentemente legalizzato dal Ministero degli Affari Esteri del Paese e quindi dal Consolato o Ambasciata di Spagna in detto paese (ma non l'atto di proprietà della casa qui in Spagna, che essendo un documento pubblico spagnolo può essere presentato direttamente al Consolato o all'Ambasciata senza alcuna legalizzazione).

Una volta concesso il visto, entro 1 mese dall'ingresso in Spagna, è necessario richiedere la CARTA DI SOGGIORNO IN SPAGNA.

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